Tecniche di scrittura

Come progettare un romanzo: 6 ingredienti base

6 Agosto 2021
come progettare un romanzo

Sei davanti al tuo pc. Il cursore, quella piccola barretta verticale malefica, lampeggia e ti sorride beffardo mentre tu pensi a come iniziare. Hai un’idea in testa, ma non riesci a concretizzarla.

Come fare?

Hai già pensato agli elementi base da cui partire? Hai mai provato a buttare giù un progetto di storia? Un po’ come quando a scuola scrivevi la scaletta del tema o ti appuntavi gli argomenti principali da affrontare prima di iniziare a scrivere la malacopia.

In questo articolo ti darò una serie di consigli che potranno aiutarti a ravvivare la creatività e a cominciare a battere su quella tastiera. Progettare un romanzo non è qualcosa di noioso, tutt’altro: hai davanti a te una marea di possibilità. Se non ami strutturare le storie, lascia solo che ti suggerisca sei ingredienti base da cui partire. Il resto lo puoi lasciare all’ispirazione. Cominciamo?

 

Come progettare un romanzo: la base

Ti consiglio di usare un foglio e una penna per iniziare. Io mi trovo meglio così, poi vedi tu. Quando scrivo a mano le idee sgorgano a profusione, ma se per te è diverso usa pure mezzi più sofisticati.

Immagina la storia come la parte tonda centrale gialla di una margherita — non ridere, non sono una esperta in botanica —, dove c’è il polline. I petali sono gli ingredienti di cui è costituita. Prendiamo solo sei di questi petali.

 

 

#1: IL TEMA DELLA NARRAZIONE

Difficile dire cosa sia più importante e cosa meno, ma il tema è di certo un elemento di fondamentale importanza in questo caso. Serve a dare coesione e identità a un romanzo. Quindi chiediti: di cosa voglio parlare? Qual è l’argomento che attraverserà la storia che scriverò? Che verrà confutato dai personaggi o affermato in modo ancora più potente? O screditato anche, perché no?

Il tema fungerà da linea guida, un faro nella notte per non sbagliare strada. Ti guiderà fino alla luce in fondo al tunnel.

 

#2: I PERSONAGGI

In fase embrionale, i personaggi probabilmente non sono ancora tutti ben chiari nella tua mente, ma di certo ne hai almeno uno in testa (o forse anche due). I personaggi, al pari del tema, sono molto importanti: sono loro che movimentano la narrazione con le loro azioni talvolta scontate, talvolta imprevedibili.

Comincia a ragionare sul personaggio principale: chi è che potrebbe incarnare il tema che hai scelto? Potrei ripetermi, ma evita di pensare a massimi sistemi, rischi di bloccarti ancora prima di cominciare.

I romanzi che funzionano hanno alla loro base personaggi profondi strettamente interconnessi con il contesto che li circonda.

Magari vuoi denunciare il degrado dei trasporti pubblici e scegli come protagonista Timmy, un giovane studente che ne passa di tutti i colori perché i suoi si rifiutano di comprargli un motorino. Cosa accadrà?

 

#3: AMBIENTAZIONE

Come ho già accennato in questo articolo, l’ambientazione è importante sia in un romanzo rosa, che in un fantasy. Bisogna sempre dosare nel modo giusto le informazioni e non lasciare che la narrazione e i suoi personaggi aleggino in un non-luogo.

Definisci il contesto narrativo, in relazione a tempo, spazio fisico, cultura di riferimento, ad esempio. Puoi scegliere una città che conosci bene, un luogo inventato (Roberta Marasco ha ideato con la sua fantasia l’ambientazione del suo romanzo Le regole del tè e dell’amore, e lo ha fatto talmente bene che sembra un luogo reale), oppure anche un autobus (ti ricordi il film Speed?) o la mente del personaggio (in gran parte, Fight Club).

Dipende dalla storia che vuoi raccontare e che a questo punto dovrebbe aver già preso un po’ di forma.

 

#4: OBIETTIVO

Se non lo hai già fatto, è il momento di chiederti che cosa vuole il protagonista del tuo romanzo. Facciamo finta che sia il giovane studente di prima. Timmy vuole avere più tempo per sé perché passa la maggior parte delle sue giornate sull’autobus, e ci mette una vita per arrivare e tornare da scuola. L’unica soluzione che gli si prospetta è mettere da parte dei soldi per il motorino.

Ma come?

Deve trovarsi un lavoro. Ecco trovato un obiettivo cui il personaggio tenderà fino alla fine della narrazione. Farà di tutto per raggiungerlo, metterà in campo le sue conoscenze, fallirà, imparerà qualcosa lungo il cammino.

 

#5: CONFLITTO

A questo ragazzetto, poverello, non è che può andare tutto bene. Timmy farà una gran fatica a trovare un lavoro e a risparmiare i soldi. Dovrà imparare a farlo: avere dei soldi propri a disposizione, all’inizio, gli dà proprio alla testa e comincia a scialacquarli di qua e di là, no?

Poi ci sono i genitori. Il fatto che abbia trovato un lavoro ha fatto sì che si abbassasse il suo rendimento scolastico, e mamma e papà non sono mica contenti. Così lo costringono a lasciare il lavoro, oppure lo mettono in punizione e non può più uscire con gli amici. Come se la caverà?

Il conflitto è tutto ciò che si frappone tra il protagonista e il raggiungimento del suo obiettivo. Qual è? Trovane uno importante, e se hai altre idee rimpolpa lo schema con qualche micro conflitto da sparpagliare lungo la narrazione, in modo che il personaggio possa mettersi alla prova e crescere durante il percorso.

 

#6: FINALE

Come finisce il tuo romanzo? Sarebbe bene saperlo fin da subito. Come il tema, il finale ti aiuta a non perdere la rotta e a rafforzare il messaggio che vuoi trasmettere con la storia che vuoi scrivere. È un cerchio che si chiude.

Timmy riuscirà o no a comprarsi il motorino? Se decidi che ce la farà, dovrà aver passato l’inferno per ottenerlo. Se invece non riuscirà a comprarselo, cosa avrà imparato da questa esperienza? Forse che c’è qualcosa di più importante di un motorino?

 

In conclusione

Direi che adesso hai un buon numero di elementi sui quali lavorare per costruire una storia che funzioni. Questo però non è sufficiente, ci sono molti buchi ancora da riempire, ma sei sulla buona strada. Se inquadri con chiarezza il percorso del tuo personaggio, non dovresti avere molto margine di errore.

Chiaro che ora la devi scrivere questa storia. Potrà accadere che cambierai idea su alcuni elementi che avevi impostato all’inizio. Va benissimo, l’importante è riassettare anche il resto, per evitare di creare incoerenze all’interno del testo.

Ti auguro quindi un buon lavoro, e ricordati che la scrittura è anche una questione di disciplina.

 

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