Tecniche di scrittura

Come costruire una scaletta

10 Settembre 2021
come costruire una scaletta

Nell’articolo della scorsa settimana ho parlato di 4 tecniche per costruire una storia.

In questo articolo vorrei approfondire la prima. Se vuoi, puoi provarla anche per scrivere un racconto, così hai modo di fare un test veloce e capire se ti piace.

La scaletta è un metodo semplice di costruire storie, ma non farti ingannare dalla presunta facilità: ogni storia è a sé e ha bisogno dei dovuti accorgimenti.

Vediamo cosa ci serve per cominciare.

 

Gli elementi base per costruire la scaletta

Per costruire la scaletta è molto importante essere precisi e sintetici. Calvino, in Lezioni americane (Oscar Mondadori, p. 57), parla di “esattezza” e dice:

 

Esattezza vuol dire per me soprattutto tre cose:

1. un disegno dell’opera ben definito e ben calcolato;

2. l’evocazione d’immagini visuali nitide, incisive, memorabili;

3. un linguaggio il più preciso possibile come lessico e come resa delle sfumature del pensiero e dell’immaginazione.

 

Questa precisione è tanto importante in fase di stesura quanto in fase di progettazione: ciò che scrivi deve essere esatto, in modo da risultarti chiaro, quando ti servirà, e da evidenziare l’architettura narrativa seppure in fase embrionale.

Il mio maestro di scrittura creativa diceva spesso: “Prendi un personaggio, mettilo in una situazione e vedi cosa fa”.

Quello che devi fare, infatti, prima di cominciare è stabilire

  • chi è il personaggio che avvia gli eventi. Non importa che sia il protagonista, in questo momento è importante che lasci fluire le idee così come vengono. La storia prenderà forma mano a mano che procedi.
  • l’obiettivo del personaggio: cosa vuole ottenere in quella determinata situazione in cui lo hai collocato?
  • l’ambientazione

Ti faccio un esempio che segua questo schema.

PERSONAGGIO: una ragazza

OBIETTIVO: trovare un lavoro

AMBIENTAZIONE: una caffetteria.

Fissati questi elementi, posso costruire la scaletta. Parto, quindi, dal primo fatto: la ragazza in questione sta facendo un colloquio in una caffetteria.

Dopodiché è sufficiente compilare la scaletta con gli eventi che sono accaduti prima e dopo questo fatto (colloquio in caffetteria), come nella figura di seguito.

 

 

Continua in questo modo, riempiendo i buchi con gradualità, e focalizzati su

  • sviluppo dei nessi causali che discendono dalla situazione iniziale (quella al centro)
  • eventi che hanno condotto al punto da cui sto partendo (colloquio)

 

Fabula e intreccio

Quella che stai costruendo si chiama fabula, cioè la successione in ordine cronologico dei fatti.

Ogni nodo della fabula deve essere strettamente legato ai fatti precedenti e successivi da nessi causali forti. Un passo alla volta nelle due direzioni ti consente di mantenere serrata la sequenza dei fatti. Lo sviluppo è quindi orizzontale, lungo la linea del tempo.

E ricordati che non è detto che il punto di partenza scelto (pallino centrale rosso scuro) sia in effetti il punto centrale della storia; potresti svilupparla tutta indietro nel passato fino ad arrivare lì, oppure solo da lì in avanti. Quello è solo il punto di partenza per svegliare le tue idee e creare una storia. Lasciati andare e guidare dal susseguirsi degli eventi.

Una volta concluso questo lavoro e individuati quindi tutti i fatti che accadono all’interno della tua storia, è il momento di scegliere quelli più importanti e funzionali, e riorganizzarli in un intreccio.

Che cos’è l’intreccio?

L’intreccio è come tu decidi di narrare la storia. Puoi, ad esempio, decidere di cominciare dall’inizio e far corrispondere l’intreccio alla fabula: Alice litiga con i suoi genitori, lascia la sua casa e la sua città, si trasferisce e cerca lavoro, ecc.

Oppure puoi provare a renderla più interessante rimescolando un po’ le carte in tavola, per ottenere particolari effetti narrativi come la suspense. L’inizio potrebbe essere proprio il colloquio di Alice, quindi il nostro punto di partenza. Poi potresti inserire brevi flashback che a poco a poco fanno capire al lettore cosa è successo di così grave da portare Alice a scappare da casa sua, ecc.

In questo caso, emergono quindi delle anacronie: analessi e prolessi. Le analessi (o digressioni, che nel cinema sono denominate flashback), sono racconti di fatti accaduti in precedenza (ricordi, esperienze passate, memorie, ecc.) rispetto alla vicenda narrata. Le prolessi (che nel cinema sono denominate flashforward) sono invece le anticipazioni di eventi successivi.

Due esempi eclatanti di fabula non rispettata sono: Pulp Fiction e Memento. Se non li hai ancora visti ti consiglio di farlo e di studiare il modo in cui l’ordine cronologico degli eventi è stato stravolto. Che effetto ti fa?

 

Cosa manca?

La scaletta è un valido aiuto per costruire una trama solida e coerente. Dopo aver creato il filo logico degli eventi, ti consiglio però di approfondire alcuni aspetti:

  • individua i nodi narrativi che ti permettono di conferire alla storia un ritmo adeguato, come la rottura dell’equilibrio, la crisi, il climax e il finale
  • ragiona sul punto di vista che vuoi utilizzare
  • caratterizza bene i tuoi personaggi

Questi elementi ti aiuteranno in fase di stesura, quando dovrai mostrare al lettore la storia e le dinamiche che vi ruotano attorno.

 

In conclusione

Preparare una scaletta ti consente di avere una struttura, seppur abbozzata, della storia che vuoi scrivere. Ecco perché è importante essere precisi:

  • ti aiuta a individuare cause e conseguenze dirette dei fatti che si susseguono
  • ti evita di lasciare buchi o inserire incoerenze

Inoltre, se ti accorgi che la “linea causa-effetto” non funziona, puoi modificarla con facilità. Ricordati però di controllare gli altri nodi correlati.

Nell’esempio, ho inserito solo cinque eventi, ma potrebbero essere molti di più (te lo auguro). Se cambi un nodo devi riadattare anche il resto della storia, ma sarà la fatica minore. Pensa se dovessi riscrivere metà romanzo!

Ecco i vantaggi della progettazione 🙂

 

SE TI VA DI PROVARE, RACCONTAMI COM’È ANDATA NEI COMMENTI

FAMMI SAPERE SE QUALCOSA NON È CHIARO O SE HAI AVUTO DIFFICOLTÀ NELL’UTILIZZARE QUESTO STRUMENTO

Articoli che potrebbero interessarti

Nessun Commento

Lascia un commento