Le mie letture estive? Eccole pronte e ben cotte!
L’estate non è ancora finita, lo so, ma quest’anno, sotto l’ombrellone e sul cucuzzolo della montagna, sono già riuscita a farmi una bella scorpacciata di libri.
Ho deciso di darmi al thriller, principalmente. Non perché sia il mio genere preferito ma perché non ne leggevo da un po’.
Ho una lista infinita di libri ancora da aprire e vorrei avere una bolla temporale per infilarmici dentro e leggere a volontà. E poi uscirne e scoprire che il tempo all’esterno non è passato.
Sarebbe bello, già. Ma non si può.
Quando leggo libri per svago parto alla grande di solito, cercando di liberare la mente e lasciarmi andare. Ma. Perché in effetti c’è un ma. A un certo punto, capita che subentri il mio insaziabile desiderio di analizzare e smontare tutto, con il rischio di non godermi proprio niente e di svegliare lo spirito criticone.
Giuro che non lo faccio apposta.
Le mie letture estive
Cosa ho letto in questo mese?
Come dicevo, sono partita dal thriller e ho letto due libri di Donato Carrisi. Ho cominciato dall’ultimo uscito.
Lettura estiva #1
Io sono l’abisso di Donato Carrisi
Mi ha incuriosita la trama: l’idea che un netturbino vada a rovistare nell’immondizia delle persone e ne tragga informazioni è affascinante. Di certo accade anche nella realtà, purtroppo, per scopi poco nobili, e così avviene nel libro.
#PRO
Sono stata accompagnata verso un colpo di scena delicato: ne intuisci il sapore ma non ci vuoi credere. Carrisi semina indizi in modo consapevole e minuzioso, non a valanga. La percezione è che scavi in profondità.
Quello che mi ha affascinato di più è stato il modo in cui l’autore, con maestria, ha integrato personaggi e contesto narrativo, sembra quasi casuale. Non l’ho notato subito, mi si è sedimentato nella mente per poi emergere con decisione durante la lettura.
L’ambientazione, il lavoro, la casa in cui vivono i personaggi principali sono simbolo della loro interiorità.
#CONTRO
Con l’addentrarmi nella narrazione, e quando mi sono accorta di questa simbologia, la storia mi ha investita e coinvolta, sebbene fino a quel momento mi fosse sembrata semplicemente costruita bene e in modo certosino.
#PERCHÉ LEGGERLO
È un libro che sa inquietare senza essere splatter o “telefonare” le cose. La carta vincente è quello che non viene detto; te lo lascia immaginare e ti esplodono le idee nella testa.
Ti aiuta a capire come creare tensione, come costruire personaggi integrati al contesto, come distribuire gli indizi nella trama.
Lettura estiva #2
La casa delle voci di Donato Carrisi
A ruota ho letto La casa delle voci. Scorpacciata di Donato Carrisi, dici? Ebbene sì, non ne avevo abbastanza di inquietudine.
#PRO
La narrazione ti trascina tra realtà, psicosi e ipnosi. A un certo punto cominci a dubitare di tutto. Un vero macello, giuro.
Dire che Carrisi usa la penna come un bisturi definisce bene l’impressione che mi dà il suo modo di scrivere.
#CONTRO
Anche in questo caso, la strutturazione del romanzo permette a ogni pezzo di incastrarsi perfettamente, e all’inizio sembra solo una storia scritta bene. Ma l’emozione arriva dopo, abbi fede.
#PERCHÉ LEGGERLO
È una tormenta che ti tormenta, a livello psicologico. Ti perdi per poi ritrovarti. Ma anche alla fine non ne hai la certezza.
Ti aiuta a capire come gestire la psicologia di un personaggio e come confondere in modo consapevole il lettore.
Lettura estiva #3
Dormi stanotte sul mio cuore di Enrico Galiano
La dolcezza della scrittura di Enrico Galiano non la conoscevo. Questo romanzo l’ho preso in biblioteca, in realtà cercavo Eppure cadiamo felici, ma non ce l’avevano. Non ce l’avevano, capisci? Io no, non ho ancora capito perché, e quella gran genialata del servizio inter-bibliotecario in agosto viene sospeso (giustamente).
#PRO
Il duetto Mia/Margherita è incredibile. Ma anche talmente credibile che le scene in cui si confrontano ti si parano davanti come realtà. Le pagine filano via liscie, l’ho letto in tre sere. E la vivacità e sensibilità di Mia, la violenza dei suoi sentimenti, la sua passione per la vita sono davvero tipici di chi si affaccia all’adolescenza con curiosità e paura, ma sapendo di avere accanto qualcuno che ti capisce.
#CONTRO
Mi è dispiaciuto finire il libro, mi sono affezionata davvero molto a Mia, a Fede e a Margherita. Ma non credo che questo sia proprio un “contro” ;p
#PERCHÉ LEGGERLO
Per ricordare. E da adulti, ricordarsi di ascoltare chi ha meno anni di noi.
Ti aiuta a capire come usare i ricordi e la sensibilità dell’adolescenza per creare una storia sottile e d’impatto.
Lettura estiva #4
L’Italia in seconda classe di Paolo Rumiz
Un libro originale, corredato dai disegni di Altan, davvero sagaci.
#PRO
Questo libro è come un treno. Viaggia alla stessa velocità e ti porta per 7480 chilometri in giro per l’Italia, su treni accartocciati e locomotive d’altri tempi. Lo stile è brillante e senza tabù, accompagnato da un personaggio singolare e misterioso.
#CONTRO
A volte è davvero troppo veloce 🙂
#PERCHÉ LEGGERLO
Per assaporare cosa significa viaggiare davvero, senza l’alta velocità, e vedere con occhi diversi la rete ferroviaria italiana.
Ti aiuta a capire come rendere originale una narrazione.
Lettura estiva #5
L’enigma della camera 622 di Joël Dicker
Mumble mumble… Ero indecisa se leggerlo o meno, ma mi guardava dallo scaffale. Qualche anno fa lessi La verità sul caso Harry Quebert e sebbene mi avesse presa per il bavero (o la maglietta, forse è meglio), tutto quel susseguirsi di falsi finali e colpi di scena mi aveva stancata. De gustibus.
Ma ho voluto dargli un’altra possibilità.
#PRO
Seicento pagine che non si sentono. Dicker non si smentisce e scorre via che è una meraviglia. Gli intrighi sono costruiti bene, tutto sembra congeniato ad hoc. C’è da dire che però non ho fatto un’analisi certosina. All’apparenza tutto funziona.
L’ho finito in quattro sere e non vedevo l’ora di sapere chi fosse l’assassino. La trama concede indizi a spizzichi e bocconi e ti fa proprio arrabbiare perché ne vuoi di più. Chapeau per questa capacità, anche se a volte è irritante, soprattutto su un romanzo così lungo.
#CONTRO
I salti temporali mi hanno destabilizzata per tutta la durata del romanzo. La narrazione ti porta a spasso avanti e indietro nel tempo e mi sono dovuta fermare più volte a riflettere per capire a che punto della storia fossi. Verso la fine l’alternanza si intensifica, perché ci si avvicina alla soluzione, e l’ho trovato ancora più disturbante e faticoso.
Non ho apprezzato, anche in questo caso, il susseguirsi e il prolungarsi di colpi di scena finali.
#PERCHÉ LEGGERLO
Questo è facile: per il fascino di intrighi e misteri.
Vuoi costruire un romanzo pieno di intrallazzi? Studia questo e trai spunto.
Vuoi un consiglio di lettura?
Se vuoi qualche consiglio di lettura per l’estate, ma anche per l’autunno ormai (non si smette mai di leggere), ti consiglio di guardare qui: il Libraio ha allungato la mia lista un bel po’ 🙂
COSA HAI LETTO O COSA STAI LEGGENDO SOTTO L’OMBRELLONE? COSA NE PENSI DEI LIBRI DI CUI HO PARLATO?
ME LO FAI SAPERE NEI COMMENTI?
Nessun Commento