Sono tre gli errori principali da evitare quando si scrive una sinossi.
Dico tre perché è il numero di errori in cui mi sono imbattuta più spesso al corso di scrittura creativa di cui sono docente.
La scrittura creativa non ha a che fare con le sinossi, hai ragione, eppure quando facciamo gli esercizi pratici, prima di passare alla stesura vera e propria di un racconto, chiedo agli studenti di riassumere la storia che vogliono scrivere. Questo processo aiuta ad avere una visione completa degli eventi principali e della linea narrativa. Ti costringe a ragionare su ciò che vuoi scrivere e di conseguenza a verificare che la storia abbia una sua coerenza interna.
Sinossi: si salvi chi può
La sinossi ha una fama controversa. Vedo ovunque scrittori e scrittrici terrorizzati solo a sentirne il nome. Di fronte a una cartella di sinossi vanno nel panico, quando magari hanno appena finito di scrivere un romanzo di trecento pagine.
Riassumere ti spaventa, ma perché? Penso che le ragioni siano principalmente due:
- Conosci la storia, i personaggi, sai cosa succede per filo e per segno. Riassumere ti impedisce di esprimerti al meglio perché la tua opera si riduce a una sequenza oggettiva e impersonale di fatti che messi giù così non hanno senso. Costringere il romanzo in una misera cartella ti tarpa le ali.
- Hai l’impressione che limitare la storia a poche righe scarnifichi la trama e non valorizzi il tuo romanzo. Come farà quindi un editore a interessarsene?
Detto questo, posso darti ragione. È vero. Il riassunto del tuo romanzo è una schifezza in confronto all’opera che hai scritto, ma questo non ha importanza adesso. Se hai finito il manoscritto e vuoi presentarlo a un editore, la sinossi è il primo passo verso la pubblicazione e hai l’opportunità di scriverne una degna della tua opera.
Cos’è una sinossi?
La sinossi è il riassunto preciso della trama e degli eventi principali della storia. Di solito viene richiesta dalle case editrici in fase di selezione dei manoscritti, in modo da farsi un’idea del romanzo che gli viene proposto ed evitare di perdere tempo su libri che non sono in linea con il loro catalogo.
Immagina una casa editrice che riceve cento manoscritti al giorno: come fa a leggerli tutti? Ecco a cosa serve la sinossi ed ecco perché è così importante che tu sappia scriverne una.
La sinossi apre la porta al tuo romanzo. E tu vuoi che venga letto, vero?
Quali difficoltà incontri quando devi scrivere una sinossi?
Quando ti trovi a dover scrivere la sinossi del tuo romanzo, che conta duecento-trecento pagine, ti trovi in difficoltà per un motivo principale:
devi fare una cernita tra le cose da inserire e quelle da tralasciare.
Sono tanti gli eventi che si susseguono nel romanzo, come fai a decidere quali sono rilevanti e quali no? Perché se li hai raccontati, significa che sono importanti, giusto?
Certo che lo sono, ma non in questo momento.
La sinossi deve contenere cinque elementi essenziali:
- i personaggi principali, se ce n’è più di uno, ma prima di tutto focalizzati sul protagonista.
- l’incidente iniziale che dà l’avvio agli eventi
- l’obiettivo del protagonista. Cosa desidera?
- i conflitti che il personaggio deve affrontare per raggiungere il suo obiettivo
- l’esito della storia. Come finisce il tuo libro?
Il tuo romanzo parla del protagonista della storia, concentrati su di lui, o lei, per evitare di divagare su altre linee narrative e prendere in considerazione eventi non rilevanti per il tuo scopo.
La sinossi è la presentazione del romanzo. L’editore deve capire che tipo di storia ha tra le mani, di cosa parla e come finisce.
Errori da evitare
Ti ricordi quando la maestra di italiano ti chiedeva di fare il riassunto del libro che avevi letto durante le vacanze estive? Ecco, è dalle medie che ti perseguitano con le sinossi. Magari non avevi idea che avresti fatto la scrittrice, o magari sì, ma nessuno ti aveva avvisato che avresti dovuto riassumere il tuo stesso libro. A che serve, la storia l’hai scritta tu!
Lo so, è una spina nel fianco. Per questo è importante progettare il romanzo a priori, per avere le idee chiare sugli elementi essenziali che compongono la trama. Al momento di stendere la sinossi non devi far altro che andare a ripescarli e usarli a tuo vantaggio. (Scopri il mio servizio di progettazione narrativa.)
La sinossi è uno strumento che puoi utilizzare
- in fase di progettazione; scrivi il riassunto della storia per capire se funziona e se hai tutti gli elementi che ti servono per portarla a termine
- a posteriori, come strumento di controllo; una specie di cartina al tornasole. Riassumi il romanzo che hai scritto per verificare che ogni cosa sia al suo posto
Quando è il momento di presentare la tua opera a un editore, ricordati che la sinossi è il tuo biglietto da visita.
Ma vediamo adesso quali sono gli errori più comuni in cui mi sono imbattuta più spesso; sono essenzialmente tre.
#NARRARE invece di RIASSUMERE
A volte, ci si fa prendere la mano. Devi scrivere un riassunto puntuale, non un riassunto stiloso. Non hai bisogno di narrare, di inserire figure retoriche, di costruire un’ambientazione mozzafiato e trasmettere emozioni attraverso le immagini che sai creare con le parole. La sinossi è un riassunto preciso e oggettivo. Attenzione ai virtuosismi, rischiano di farti andare fuori strada.
Il tuo stile è importante, ma è il romanzo a parlare per te. Lo scopo della sinossi non è far capire all’editore qual è il tuo stile o far colpo su di lui per questo. Lo scopo della sinossi è far capire all’editore se la storia che hai scritto funziona e se è adatta alla sua linea editoriale. Se gli piacerà, allora leggerà il romanzo per intero e scoprirà quanto tu sia brava a scrivere.
#CONDIRE LA SINOSSI CON I DIALOGHI
Il dialogo è un elemento della narrazione e proprio per questo è bandito dalla sinossi. Meglio evitare di scrivere scene in cui i personaggi parlano tra loro. Sono scene, e per loro natura fanno parte del romanzo.
La sinossi non prevede scene, ma l’elenco dei fatti nudi e crudi che avvengono nella storia: cosa rompe l’equilibrio? Come reagisce il protagonista? Qual è il suo obiettivo? Incontra dei problemi sul suo cammino? Quali sono? Come li affronta? Impara qualcosa durante questo viaggio oppure niente? Ne esce cambiato?
#SINOSSI SENZA FINALE
Se non stai scrivendo la quarta di copertina, non è il momento di incuriosire il lettore. Se non inserisci il finale e concludi la sinossi con una domanda (riusciranno i nostri eroi… ?), sta’ pur certa che l’editore la cestinerà il più in fretta possibile.
Il finale di un libro è determinante per capire se la storia che hai scritto ha un futuro o meno. Lascia l’effetto sorpresa a quando l’ufficio stampa scriverà la quarta di copertina per i lettori. Adesso è ancora presto.
In conclusione
La sinossi è il riassunto puntuale del romanzo che hai scritto.
Visto che hai dedicato al testo tanto tempo ed energie, ti rappresenterà appieno e racchiuderà l’essenza del tuo modo di scrivere, tutto quello che hai voluto dire e trasmettere. Ecco perché ti sconsiglio di scimmiottare il romanzo nella stesura della sinossi; rischi di rovinare tutto prima del tempo.
Avere fretta di mostrarsi all’editore dei tuoi sogni potrebbe sortire l’effetto contrario e toglierti la possibilità che il tuo libro venga letto. Quindi rimboccati le maniche e comincia a riassumere la tua storia in modo oggettivo. Se non ti piace la prima bozza o se ti sei lasciata prendere dalla narrazione, ricomincia da capo.
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2 Comments
Sto ultimando il mio settimo libro. Penso di farne una cinquantina di copie (parenti e amici) in autopubblicazione. Poi chissà…
Il mio problema e la casa editrice.
Utili e chiari i tuoi articoli
Ciao Mauro, sono felice che i miei suggerimenti ti siano utili.
Se auto-pubblicare o rivolgersi a una casa editrice è una scelta molto personale, dipende sempre dall’obiettivo che ti poni e dal motivo per cui scrivi. In bocca al lupo per questa tua prossima pubblicazione!