Consigli di scrittura

Infodump nell’incipit e falsa partenza

30 Settembre 2023
infodump nell'incipit

Parlare di infodump nell’incipit non è del tutto appropriato. Sarebbe più corretto dire che l’errore più comune che noto quando leggo manoscritti di esordienti è l’affollamento di informazioni nei primi capitoli dell’opera.

Il motivo di questo scivolone è probabilmente la mancanza di un lavoro a priori di selezione degli eventi e delle informazioni da inserire nella stesura del proprio romanzo. Si dice che “a tagliare si fa sempre in tempo”, ma bisogna anche capire cosa tagliare e farlo in modo consapevole nella fase di revisione.

In questo articolo ti parlerò di:

  • falsa partenza
  • svantaggi dell’infodump nell’incipit
  • consigli su come evitarlo

Partiamo!

 

Cos’è la falsa partenza

 

È capitato anche a me; quando è successo e me ne sono accorta ho tagliato pagine e pagine di sproloqui inutili, perché mi sono resa conto che l’inizio della storia che stavo scrivendo veniva molto più avanti.

La falsa partenza è una sorta di “prova di scrittura” che istintivamente facciamo tutti. Significa iniziare a scrivere quando siamo ancora intorpidite: magari abbiamo appena finito di progettare la storia e ci mettiamo davanti al pc per cominciare finalmente a scriverla.

È un po’ come parlare al mattino appena sveglie, con la bocca impastata dal sonno.

Ecco il motivo per cui si corre il rischio di inserire pagine e pagine di sproloqui inutili prima di raccontare veramente qualcosa.

 

Gli svantaggi dell’infodump nell’incipit

 

In primis,

 

# LA NOIA

Lettori e lettrici sono pronti, hanno il tuo libro in mano, lo aprono e si aspettano di essere coinvolti sin da subito nella storia, ma…

Inserire troppe informazioni all’inizio ritarda l’incidente iniziale (QUI parlo dei nodi narrativi principali). Questo porta a chiedersi: “Ma quand’è che accade qualcosa?”.

Ti è mai capitato?

Proprio in questi giorni ho un manoscritto in valutazione che presenta questa dinamica: prima del quarto capitolo non accade nulla.

Significa che il narratore, nei primi tre capitoli, si è focalizzato sulla descrizione di luoghi e personaggi, nel tentativo di rendere intelligibile il mondo che ha creato, senza che tuttavia ve ne fosse la necessità.

Se comincio la mia storia descrivendo in modo dettagliato il mondo che ho inventato, senza che i personaggi agiscano in alcun modo, rischio di perdere l’attenzione di chi legge.

Gli elementi “fantastici”, ad esempio, hanno bisogno di essere “digeriti” un po’ alla volta, per questo è sufficiente dare piccoli spunti che a poco a poco, un mattone sopra l’altro, contribuiscono a ricreare nella mente del lettore e delle lettrici l’ambientazione che hai inventato.

Introdurre di prepotenza in un mondo narrativo altro, potrebbe non fornire strumenti utili per la decodifica della storia, ma disorientare chi legge.

 

Ma anche… 

 

# LA MANCANZA DI TENSIONE

Dare troppe informazioni, tutte in una volta, potrebbe scarnificare il secondo e il terzo atto: che motivo ha un lettore o una lettrice di andare avanti a leggere se racconti ogni cosa sin dal principio? Cosa avrai mai da raccontare nel resto dell’opera se hai già detto tutto?

Lasciare alcuni interrogativi traina in avanti la lettura, suscita curiosità, crea suspense, rende interessante e avvincente la tua opera.

Portare lettori e lettrici a porsi domande con la propria modalità narrativa è la chiave per il successo di un romanzo. Le risposte devono arrivare a poco a poco, con calma, nel momento giusto, bisogna saperlo individuare.

Sappi inoltre che l’infodump nell’incipit potrebbe indurre un editore a scartare un’opera che ha del potenziale, perché ne legge solo le prime pagine.

L’abito fa il monaco: se le prime pagine sono cariche di informazioni e non presentano tensione narrativa, si è indotti a pensare che tutta l’opera sia così, anche se magari non è vero (se vogliamo: si fa spesso e volentieri di tutta l’erba un fascio).

 

Come evitare l’infodump nell’incipit

 

Immagina di aver preparato le valigie per un viaggio: come al solito hai preso troppa roba e ti ritrovi con quattro valigie e un bagaglio a mano, ma viaggi in aereo e non ce la farai a trascinarti tutto dietro. Devi sceglierne solo una.

Quando inventi una storia, crei un mondo narrativo più o meno articolato, ma lo spazio fisico e lo spaccato della narrazione che dovrai raccontare sono molto più ridotti. Per questo motivo, è necessario compiere delle scelte mirate e fare in modo di raccontare l’essenziale per rendere quella storia concreta e comprensibile al pubblico.

Ricorda inoltre che la rottura dell’equilibrio è uno dei primi nodi narrativi a cui è necessario pensare quando si scrive una storia.

Puoi anche iniziare a progettare il tuo romanzo dalla fine, poi percorrere la storia a ritroso. Oppure dal centro e muoverti nelle due direzioni, avanti e indietro. Ma quando avrai tra le mani la stesura completa, chiediti in che punto hai inserito l’incidente iniziale: questo è uno dei parametri che può darti indicazioni importanti su un eventuale falsa partenza.

Ritardare i fatti potrebbe indurre l’abbandono della lettura del tuo libro, o un editore a scartarlo.

Se sei appena sveglia, quindi, evita di scrivere l’inizio del tuo libro, fallo quando la tua penna si è scaldata un po’ 😉.

 

Se hai dubbi sull’incipit del tuo romanzo, scrivimi per una consulenza, oppure sbircia tra i miei servizi e scopri come possiamo lavorare insieme.

 

Articoli che potrebbero interessarti

Nessun Commento

Lascia un commento