Consigli di scrittura

3 modi per rendere autentico un personaggio

15 Ottobre 2021
3 MODI PER RENDERE AUTENTICO UN PERSONAGGIO

Quello che più mi conquista all’interno di un romanzo è l’autenticità dei personaggi.

Spesso si sottovaluta l’importanza del loro arco narrativo e della loro caratterizzazione, specialmente nei casi dei romanzi di genere.

Ti faccio un esempio.

Se scrivi un romanzo rosa, ti viene naturale individuare nel personaggio femminile (o anche maschile) un carattere chiuso, perché probabilmente in passato ha dovuto affrontare la fine turbolenta di una relazione, o un tradimento. Questo processo automatico, che non approfondisce gli aspetti insiti nella natura umana, rischia di togliere originalità ai personaggi e alla storia, di conseguenza.

Se scrivi un romanzo giallo, invece, dai più rilevanza alla trama: chi muore? perché? chi poteva essere interessato a togliere la vittima di mezzo? Questo ti porta a definire un certo tipo di background dei personaggi, ma sempre in riferimento al delitto, non alla loro specificità e unicità.

Come al solito, tutto è relativo, non c’è giusto o sbagliato, ci sono gialli che funzionano molto bene anche senza personaggi eccessivamente caratterizzati.

Ma pensa a cosa accadrebbe se i personaggi di uno di questi romanzi prendesse vita tra le pagine e cessasse di essere al servizio della storia ma ne fosse il promotore o la promotrice.

 

Quando i personaggi portano avanti la storia

Sono personaggio-centrica quando insegno scrittura creativa, me ne rendo conto. Ma non credo sia solo un mio pallino. I personaggi ci aiutano a coinvolgere il lettore, a instaurare con lui il patto narrativo. A rendere reale ciò che scriviamo.

La vita è fatta di persone e deve essere così anche per le storie. Spesso i libri ci raccontano episodi in cui ci immedesimiamo; ci fanno riflettere su come ci saremmo comportate noi. Ogni individuo è diverso dall’altro, vale per i personaggi, vale per il confronto tra noi e loro.

Il coinvolgimento non riguarda solo sentimenti positivi: io posso apprezzare e condividere il comportamento di un personaggio, ma posso anche non farlo, disprezzarlo. Potrebbe darmi fastidio. Anche i sentimenti negativi possono portarci a riflessioni interessanti: perché disprezzi quel personaggio? Forse ti fa da specchio? Ci sono tratti in lui in cui ti rivedi e che non ti piacciono di te stessa?

Io questi viaggi mentali me li faccio, è uno dei motivi per cui amo leggere.

 

Ma come faccio a rendere autentico un personaggio?

Autenticità è una parola bellissima, secondo me. Deriva dal greco αὐϑεντικός, der. di αὐϑέντης “autore; che opera da sé”. Esprime un concetto che esclude la falsità, e già questo di per sé sarebbe un immenso passo avanti per il genere umano.

Facciamo sempre moltissima fatica a essere noi stesse, anche inconsciamente, per paura. A volte tendiamo a plasmarci ad hoc a seconda di chi abbiamo davanti. Eppure, sono convinta che questa autenticità possa aprire molte porte. Bisogna avere coraggio.

Conoscere le sfumature dell’indole umana e conoscere te stessa sono armi fondamentali per riservare ai personaggi che crei le caratteristiche che più ti servono.

Ci sono alcuni accorgimenti su cui puoi basarti per la costruzione di un personaggio autentico. In questo articolo ne ho individuati 3 che credo siano i più importanti da tenere in considerazione:

 

#LE SUE DIFFICOLTÀ

Mi è spesso capitato di valutare romanzi in cui la trama filava liscia come l’olio: il protagonista o la protagonista avevano un obiettivo e riuscivano a ottenerlo con facilità, versando solo qualche micro goccia di sudore.

Magari fosse così facile!

Quante volte ti è capitato di riuscire a ottenere subito ciò che volevi? Davvero ti è successo? Sei sincera? Io, invece, ho sempre faticato, sono impazzita a volte per raggiungere i miei obiettivi. Ma sono la tenacia e la volontà di riuscire, nonostante i fallimenti, la vera forza di una storia.

Immagina il personaggio in difficoltà, come se dovesse scalare una montagna e prima di arrivare in vetta si imbattesse in diverse prove (una frana? una roccia da scavalcare? una bestia feroce?).

Crea per lui/lei un percorso a ostacoli. Vederlo soffrire porterà il lettore ad accompagnarlo con partecipazione nel suo viaggio.

Conosci La storia infinita? Il concetto che ho espresso è davvero molto evidente in questo romanzo. Bastiano si chiude nella soffitta della scuola a leggere il libro della Storia infinita; segue le avventure di Atreju, un ragazzino come lui che affronta avventure e mille difficoltà: perde il suo cavallo, riesce a stento a uscire vivo da una palude, ecc. E alla fine sembra quasi aver fallito. Una storia nella storia. A un certo punto, davanti allo specchio, Atreju e Bastiano sembrano quasi fondersi in un’unica persona.

 

#LA SUA FAMILIARITÀ…

… al lettore ma soprattutto a te che scrivi di lui/lei. Conoscere il tuo personaggio ti permette di renderlo reale.

Quindi, non aver paura di sviluppare ogni minimo dettaglio della sua vita passata, presente e futura. Poi è ovvio che non inserirai la sua data di nascita e quanto erano contenti i suoi genitori quando è nato, ma il solo fatto di sapere determinate cose ti consente di esprimerle nel sotto-testo e di trasmetterle al lettore, anche se non le espliciti.

I lettori leggono per sognare altre vite, amano immaginare quello che circonda la storia e i personaggi, adorano vestire i loro panni e anticipare ciò che seguirà. Perché togliere a loro questo piacere e a te quello di una stesura senza intoppi?

 

#I SUOI DIFETTI

Prima ho parlato di coraggio, anche in questo caso ce ne vuole. Avere il coraggio di andare a fondo negli antri bui della mente dei tuoi personaggi ti consente di essere sincera anche con ciò che vuoi scrivere.

Bisogna abbattere quel muro che ti separa dalla carta (o dal documento vuoto sul pc). Entraci dentro e lasciati andare.

Individua i difetti del tuo personaggio, poniti delle domande su di lui: di cosa ha paura? qual è la caratteristica che gli impedisce di cambiare e di evolversi? cos’è che non gli permette di conquistare ciò che vuole?

Abbi il coraggio di picchiare duro su questo aspetto e di guardarti dentro: cosa ti preme comunicare?

Più i difetti saranno grandi e rilevanti, più aumenteranno le difficoltà che il personaggio incontrerà lungo l’arco narrativo.

 

In conclusione

Rendere autentico un personaggio è uno dei primi quesiti che dovresti porti quando cominci a progettare o scrivere una storia. Si tratta di pensare a priori a determinati aspetti, in modo da averli serviti e pronti in fase di stesura.

Si chiama studio del personaggio proprio perché il personaggio ha bisogno di essere studiato. È un processo creativo che ti porterà a rendere tangibile la sua fisicità, le sue caratteristiche, il suo modo di pensare e parlare, le sue opinioni.

Il personaggio potrà poi evolversi ulteriormente e arricchire le proprie sfaccettature in fase di stesura, con l’avanzare della storia.

È una specie di magia. Più i personaggi sono curati, più agiscono per conto loro. Ti è mai successo di perdere il controllo sulle loro azioni?

Quando accade hai raggiunto lo scopo, occhio però che siano coerenti.

 

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